Mint: linux al gusto di menta





Linux al gusto di menta, che piacere!

Vi avevo raccontato mesi fa del mio incontro con il rivoluzionario Ubuntu, sistema operativo Linux completamente gratuito e soprattutto completamente immune ai virus/trojan/spyware che avevano, per l'ennesima volta, messo al tappeto il mio Windows Xp.

Da quell'incontro è passato un po' di tempo tra soddisfazioni e qualche delusione (le prime in numero maggiore, comunque).

Nel frattempo, mentre usavo Ubuntu, però, ho voluto farmi anche una passeggiata nel variegato mondo del Pinguino scoprendo che Linux ha dato vita ad un numero sterminato di Sistemi Operativi che vanno a saziare qualsiasi palato: dal novizio all'esperto, da chi deve risuscitare un computer obsoleto a chi vuol fare girare al meglio il suo netbook, da chi ha solo il computer di casa a chi deve amministrare dei server.

E tra tutte le versioni sono venuto a contatto con quella che reputo, per le mie esigenze, la migliore fino ad ora provata, Linux Mint (versione Gnome, 32 bit).

Riassumendo trovo questa distribuzione Linux migliore del ben più famoso ed usato Ubuntu per i seguenti motivi:

- seppur derivando dal prodotto a marchio Canonical, Mint introduce con il suo motto from freedom came elegance un gusto ricercato che colpisce con un'estetica sobria, elegante appunto, con una gestione dei menu e del desktop molto simile a quella di Windows e che quindi può aiutare anche chi con Linux è alle prime armi e chi, come me, s'è trovato sempre bene con quell'offerta grafica di casa Bill Gates.

- proprio per chi è alle prime armi, questa distribuzione, racchiude già tutti i codec multimediali utili per ascoltare musica, vedere Dvd e guardare video su internet (cosa che invece Ubuntu non garantisce, se non dopo un'installazione manuale a mio avviso non proprio intuitiva).

- la gestione degli aggiornamenti ci aiuta a discernere tra quelli indispensabili, quelli consigliati e quelli che non sono ancora "sicuri" e che devono essere presi in considerazione solo da utenti esperti.

- la comunità italiana di Linux Mint è veramente disponibile, molto accogliente e soprattutto pronta a ricevere consigli e critiche (educate) per il miglioramento di un prodotto che comunque pare essere in discreta ascesa.

Aggiungerei anche la sensazione, tutta personale, d'essere un po' lontano da quel retrogusto africano/tribale portato in auge da Ubuntu pur, ammetto, rimanendo sempre molto affascinato/rispettoso della variegata saggezza/cultura proveniente dal continente nero.

Insomma, Mint mi è più vicino, tanto più che amo la menta.

Provate per credere.
Ne rimarrete colpiti.

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