Giorgio Scerbanenco: Venere Privata






Pessimo. Non il libro, ovviamente (ci mancherebbe anche). Pessimo è il mondo, pessima è Milano, quella Milano dove debutta (finalmente ci siamo arrivati a ritroso) il personaggio di Duca Lamberti, parto della penna di Giorgio Scerbanenco.

Un testo che mi ha visibilmente colpito, un diretto e forte pugno sulla bocca dello stomaco.

Sono appassionato di gialli, mi piace il genere (appena scoperto) noir, purtroppo sono un pelino allergico alla violenza sadica, che pur non essendo fine a sé stessa (la cosa che proprio non sopporto, questa sì) sconvolge il proprio mondo di lettore a lume di lampada cinque minuti prima di andare a dormire.

Forse è l’impeto del debutto (con questo libro, come detto, Scerbanenco debutta nella serie poliziesca che più gli diede riconoscimenti), ma l’autore nato a Kiev e naturalizzato meneghino qui ha veramente schiacciato sull’acceleratore dello sporco, del malato, di una citta, la sua Milano, la mia Milano, profondamente bagnata da un sole al tramonto, un sole che non riscalda la fredda aria di un incubo che si materializza nello scempio di una lama che sfigura una ragazza.

Non so se questa Venere Privata sia il meglio di questa serie e forse è insulso provare a capirlo: chi vorrebbe mettersi a paragonare i passi compiuti in una giornata distinguendo quale tra questi è stato il migliore?

Niente, si cammina e si procede in compagnia di Duca, il medico poliziotto.

Di certo, magari questo sì, Scerbanenco migliora come il vino e se questo libro può forse sembrare ancora “novello” il gusto si riempie con i capitoli che abbiamo già trattato.

Però come poter saltare il primo passo da dove ogni viaggio inizia?

Commenti

  1. Probabilmente il miglior Scerbanenco, assieme a Traditori di tutti.
    Perchè ha saputo anticipare i cambiamenti della Milano del boom: da grande città a metropoli. Con tutti i problemi di criminalità e violenza connessi.
    ciao Aldo

    RispondiElimina
  2. Mannaggia Aldo.

    Non mi sono accorto del tuo intervento se non oggi (più di un anno dopo...).

    Grazie per essere passato di qua e grazie per aver lasciato un commento...e scusa per il ritardo!

    ps= forse il mio preferito però è I milanesi ammazzano al sabato (se non altro perchè si conclude a pochi passi da casa mia...)

    RispondiElimina

Posta un commento