MENTAL: roba da pazzi





Ognuno è il pazzo del vicino che ha, cantavano i Jetlag, premesso che si creda al luogo comune che oramai tutti i pazzi sono in libertà.

Purtroppo in molti storceranno il naso: la televisione puzza, è da gettare, non produce nulla di buono, meglio non accenderla. Ovviamente questo non è vero, almeno per quanto non si creda ancora ad un luogo comune che dovrebbe essere estirpato.

Oggi ci occupiamo di una serie televisiva prodotta dalla FOX. Tredici episodi freschi, interessanti e sotto certi punti di vista anche unici nel loro genere. Perchè se anche qui in gioco c'è una rappresentazione ospedaliera il filo della trama si dipana su argomenti ancora non toccati da questi tipi di programmi.

Uno psichiatra anticonformista, bici per arrivare in ufficio, rifiuto categorico di ripiegare automaticamente sull'utilizzo degli psicofarmaci, in lotta perenne contro le case farmaceutiche che vorrebbero prendere sempre più piede nel suo ospedale.

Insomma un personaggio "medico" come altri (leggasi Dr. House, E.R, Grey's Anatomy) ma con una marcia in più e contemporaneamente una in meno, un tarlo che anche nella sua testa s'insinua rendendolo paziente tra i paziente, malato tra i malati.

Un'ottima serie televisiva (appena conclusasi anche in Italia su Sky) come diverse che spesso passano inosservate.

Roba da pazzi. In tutti i sensi.

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